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Il bohémien parigino di Isabel Marant

  • Immagine del redattore: Giulia Alice
    Giulia Alice
  • 20 dic 2021
  • Tempo di lettura: 2 min




You shouldn't want others to wear things that you won't wear yourself” una frase forse un po' retorica, ma che è stata di grande ispirazione per la designer francese Isabel Marant che ne ha fatto il suo motto di carriera.


Autenticità e intraprendenza sono infatti alla base della sua filosofia di moda, creare abiti per sentirsi indipendenti e a proprio agio, senza seguire però le tendenze del momento.






Nonostante questa sua determinazione, Isabel Marant da giovane non sognava di diventare designer, ma bensì veterinaria, anche se in quegli anni si è sempre contraddistinta per i suoi look anticonvenzionali.


All'età di 14 anni, per esempio, aveva un taglio di capelli come quello di Patti Smith e indossava abiti da uomo personalizzati.


Nel 1982 iniziò a realizzare vestiti con abiti e tessuti scartati, era pazza di Vivienne Westwood e faceva la baby sitter per poter comprare qualcosa nel suo negozio a Parigi.


Tra i 16 ei 18 anni, Marant ha collaborato con Christophe Lemaire, direttore creativo di Hermès, ed insieme hanno disegnato abiti con il marchio Allée Simple.


Dopo la laurea in moda presso il college parigino Studio Berçot, Isabel Marant inizia uno stage con Michel Klein nel 1987 e nei due anni successivi si affianca a Bridget Yorke e Mark Ascoli, lavorando su diversi progetti per Martine Sitbon, Chloè e Yohji Yamamoto.


Gli accessori sono sempre stati un tocco essenziale per Marant, che infatti nel 1989 crea un piccolo marchio di gioielli, realizzando orecchini in ottone martellato e anelli, e nell'anno successivo dà vita a un brand di magliera, Twen, insieme a sua madre.


Ma è nel 1994 che fonda l'omonimo marchio, inaugurando la sua prima sfilata alla Paris Fashion Week con le sue amiche come modelle.


Nel 1998 apre il suo primo negozio in Rue Charonne e crea una nuova linea in Giappone, I*M.


Nel 1999 debutta con la linea più casual Étoile alle sfilate di prêt-à-porter di Parigi, e l'anno successivo ne presenta la prima collezione.


Isabel Marant ha vinto l'Award de la Mode, il Whirlpool Award come miglior stilista femminile, nel 2012 è stata premiata British Glamour's Women of the Year Awards e Designer Contemporanea dell'Anno agli Elle Style Awards nel 2014.


Nel 2006 ha aperto una boutique a Hong Kong e nel 2010 negli Stati Uniti, a New York.


Nel 2013, Isabel Marant ha collaborato a una collezione di design per la catena H&M, che è stato descritta come una “combinazione di androgina chic e nonchalance bohémien”.


Ma andando oltre a tutti questi numeri, il successo di Isabel Marant si deve alla sua creatività, che non proviene dai grandi sarti francesi bensì dalla musica, creando un fil rouge indissolubile con la moda.


Gli iconici abiti con balze, giacca denim oversize, trench e stivali sopra il ginocchio in pelle, giacche militari, pantaloni attillati e dritti o di pelle cropped, camicie e bluse destrutturate, il tutto personalizzato con stampe, frange, ricami, borchie o pizzi.


Prendendoo ispirazione dalla sua infanzia, il suo stile è cool e semplice allo stesso tempo, riuscendo a mescolare elementi diversi tra loro e creando un look che potrebbe essere definito tra francese bohemien e rock chic con tocco mascolino.



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